Saper fare i timbri del pane

Il timbro del pane è l’esito del percorso formativo a cura dell’orafo Antonio Moramarco, uno dei tre fratelli e colleghi di Orafi Moramarco.

Il percorso è stato incentrato sull’analisi e la reinterpretazione in chiave contemporanea del classico “timbro del pane” presente in vari esemplari all’interno del Museo Etnografico dell’Alta Murgia di Altamura, così come ve ne sono altri presenti in alcuni forni storici della città.

Il percorso è stato suddiviso in cinque fasi:

1. Studio della storia dei timbri del pane

Indagine sulla storia dell’oggetto, la sua funzione pratica nel rendere riconoscibile l’impasto anticamente preparato in casa e affidato ai fornai per la cottura, la loro funzione pratica e il valore sociale.

2. Cenni storici sull’oreficeria

Utilizzo del gioiello dagli antichi popoli del mediterraneo fino al giorno d’oggi.

3. Ideazione dei bozzetti

Successivamente ogni partecipante ha concepito e disegnato un proprio logo utilizzando le proprie iniziali (nome-cognome), per poi concentrarsi sui cinque ingredienti che rendono possibile la produzione del pane. Attraverso una fase di disegno estemporaneo realizzando bozzetti grafici i partecipanti è stata avviato un processo di reinterpretazione dell’oggetto timbro storico in chiave contemporanea e con nuove funzioni. Sono state immaginate nuove lettere e simboli da utilizzare. Successivamente si è passato alla progettazione di un timbro in argento e bronzo in chiave contemporanea.

4. digitalizzazione dei bozzetti

Attraverso programma di modellazione 3D Rhinoceros sono stati ridisegnati i loghi trasformandoli da superficie piana in solidi 3D.

5. prototipazione
Attività di fresatura della lastra di cera con fresa CNC e fase di stampa con stampante 3D.

6. Lavorazione dei metalli

Fusione a cera persa dei prototipi in cera, con successive rifinitura e assemblaggio delle varie parti.

Il percorso ha condotto i partecipanti ad un’importante conoscenza delle tecniche di lavorazione dei metalli e dell’oreficeria, ampliando le proprie conoscenze. Tra le tecniche esplorate:

  • fusione
  • lavorazione della cera (stampa 3D)
  • laminazione
  • trafilatura
  • taglio a seghetto
  • saldatura dei metalli
  • lucidatura
  • incisione
  • incastonatura
  • fotografia e allestimento del prodotto finito

Nella fase successiva ci si è concentrati sui cinque ingredienti che rendono possibile la produzione del pane: acqua, sale, grano, lievito madre e fuoco. Per ogni elemento è stata scelta una gemma che avesse un richiamo cromatico diretto. Ogni gemma è stata incastonata nell’occhio della gallina posta in cima all’impugnatura del timbro; la gallina nella tradizione ne popolare veniva in passato utilizzata come simbolo portafortuna.

Il Prodotto finale è un timbro contemporaneo che racconta una storia reinterpretando uno dei simboli della cultura locale e che esprime un particolare valore estetico che lo rende simile ad un gioiello, un accessorio da indossare o un complemento d’arredo.

Partecipanti:

Fiorino Stefania Paola

Lorusso Francesco

Gjata Altim

Tafuni Antonella Valerio Chiara

L’esito di questo laboratorio offre l’opportunità per la Scuola di Mestieri di sviluppare una serie di timbri evocativi delle matrici culturali dell’Alta Murgia da poter veicolare attraverso opportune strategie di marketing territoriale.